Musica d’ambiente – Disdetta Accordo tra Siae e Soundreef Lea

VENERDÌ 1° LUGLIO, scadranno gli accordi tra Siae e LEA/Soundreef .

 

Confcommercio, insieme a FIPE e Federalberghi ha incontrato AGCOM e il Ministero della Cultura, per riferire tutte le problematiche di una liberalizzazione che si è realizzata solo  a metà ( cioè per gli autori) generando così una serie di criticità legate all’utilizzo della musica per la quale non è chiaro a chi pagare i diritti d’autore!

 

Questo ha generato – in diversi casi – l’ingiustificato incremento dei costi a carico delle imprese utilizzatrici.

 

Le richieste di abbonamento pervenute alle imprese da parte delle varie società di collecting, infatti, non prevedono importi proporzionali a:

– numero di autori/esecutori da queste rappresentati e alla loro notorietà;

– una qualsiasi misura della diffusione – anche solo stimata – delle opere del loro repertorio,

ma sono determinate liberamente, con il risultato che gli stessi diritti hanno adesso un costo maggiore anche dell’80% rispetto al passato.

 

A seguito delle comunicazioni dell’AGCOM in risposta alle nostre istanze, e in attesa di una auspicata revisione normativa della materia, alle aziende restano tre opzioni.

 

1) Continuare a diffondere musica senza controllare di quale repertorio faccia parte (SIAE o LEA)

Consapevoli, però,che pagare solo SIAE non mette l’imprenditore al riparo dai rischi, perchè LEA rappresenta circa 26mila autori, compositori ed editori in Italia e 43mila in tutto il mondo (molti meno di SIAE ma non zero) e si sta attrezzando con una rete di rilevatori/ispettori, certamente inferiore rispetto alla struttura di SIAE e molto meno capillare, ma non marginale, soprattutto se focalizzata in alcuni territori/categorie/utilizzatori di grandi dimensioni.

 

2) Controllare scrupolosamente ciò che si diffonde, valutando se pagare SIAE o LEA in base ai propri orientamenti, alla tipologia del proprio business e ai propri gusti.

È possibile controllare i repertori dell’uno e dell’altra sui rispettivi siti web: https://www.siae.it/it/archivioOpere, https://leamusica.soundreef.com/it/catalog, anche se in maniera complicata e non alla portata di un non addetto ai lavori.

 

3) Avvalersi di un servizio di radio in store che verifichi il repertorio utilizzato.

Nella nostra proposta associativa nazionale abbiamo lanciato, già nel 2019, il servizio “Confcommercio Radio in Store”, motorizzato dal più grande music provider di settore d’Europa, l’azienda nostra associata M-Cube di Trieste. Tale servizio propone automaticamente repertorio solo SIAE, rendicontandolo in caso di bisogno senza alcun intervento da parte dell’imprenditore.

 

Ulteriori approfondimenti sul sito di Confcommercio Udine.

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