Figisc Confcommercio su truffa benzina
«E’ una doppia pugnalata: ai singoli colleghi che si comportano onestamente e al sistema dei gestori che, con il valore aggiunto dell’associazione di categoria, ha collaborato a suo tempo con le istituzioni per definire un provvedimento mirato a tutelare le imprese di distribuzione messe in difficoltà da condizioni di partenza meno favorevoli rispetto alle ditte oltre confine». Bruno Bearzi, presidente provinciale di Figisc Confcommercio, commenta con durezza quanto fatto emergere dalle indagini della Guardia di finanza di San Giorgio di Nogaro. «La truffa che ha visto colpevolmente coinvolti due imprenditori del settore – dichiara Bearzi – è una di quelle notizie che rischiano di colpevolizzare un intero comparto determinando un immeritato danno d’immagine. Fortunatamente la realtà è opposta: i nostri 500 impianti in regione forniscono un servizio professionale e onesto. Per questo respingono comportamenti da censurare e punire con fermezza». Tra l’altro, prosegue il presidente Figisc, «stupisce l’ingenuità di chi non aveva alcuna possibilità di farla franca posto che la norma sulla benzina regionale impone una gestione di assoluta trasparenza. A questo punto non ci sorprenderemmo che, oltre all’obbligo di restituire il maltolto e di pagare le conseguenti sanzioni, fosse in pericolo la ripresa del lavoro dei due impianti sotto accusa». Bearzi chiude con «un plauso alle forze dell’ordine, la cui collaborazione è fondamentale per garantire ai cittadini e ai lavoratori onesti (lo sono praticamente tutti) la certezza delle regole».