Affitto ridotto nei negozi. Dallo “Sblocca Italia” una soluzione anti-crisi

 

L’affitto ribassato in via temporanea. Nell’ambito di un accordo tra proprietario e imprenditore. Confcommercio Udine,  auspicando una convergente attenzione sul problema da parte del mondo della proprietà immobiliare e delle rispettive organizzazioni (con cui ha già concordato iniziative comuni),  rivolge un appello alle due parti a non sottovalutare l’opportunità offerta dal decreto “Sblocca Italia” (convertito nella legge 164/2014) che prevede tra l’altro la possibilità, senza oneri, di una libera pattuizione tra proprietario e locatario consentendo una  riduzione del canone di affitto per un certo arco di tempo (6 mesi, un anno) senza che tale accordo, trascorso il termine convenuto, incida sul canone inizialmente stabilito che riprenderà la sua efficacia ordinaria per tutta la rimanente durata del contratto.

Confcommercio esprime il convincimento che l’interesse suscitato dalla disposizione che esonera da imposte di registro e di bollo la registrazione dell’atto integrativo al contratto debba in realtà servire a focalizzare l’attenzione proprio sulla possibilità di intervenire nei contratti esistenti, nell’ambito di un accordo tra proprietario e conduttore per un periodo dagli stessi prestabilito. L’obiettivo è del resto comune. Da un lato si punta a evitare la chiusura dei negozi e delle attività commerciali e terziarie, dall’altro a scongiurare un ulteriore impoverimento dei centri urbani con la conseguenza di un progressivo depauperamento della consistenza patrimoniale degli immobili e di un danno economico per gli stessi  proprietari. In molti casi, prima di dare seguito a decisioni dolorose per entrambe le parti causate da rigidità e contrapposizioni, la riduzione concordata del canone (eventualmente compensata con una corrispondente perequazione riguardante ad esempio l’indennità di avviamento dovuta dal proprietario in caso di disdetta) potrebbe essere la soluzione, con un sacrificio economico minimo e condiviso, per un breve periodo di riflessione e verifica dell’andamento del mercato prima di assumere decisioni definitive: riprendere le condizioni originarie del contratto oppure rilasciare l’immobile. Confcommercio Udine  si rende disponibile per assicurare consulenza sui contenuti e sulle opportunità previste dalla nuova disposizione, sulla stesura degli atti integrativi, nonché sull’assistenza per l’opportuna registrazione del relativo accordo raggiunto.

 

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